La giustizia in tempo

I cittadini inermi ci credono ancora , per molti è l’ultima speme , è la tanto richiesta e inseguita giustizia , quelle della denuncia, delle forze di polizia, dei tribunali

Oggi parliamo di codice rosso , così è chiamata e immediatamente identificata la legge n. 69/2019 con il rispettivo Prontuario Operativo per i reati di violenza di genere e per l’approccio alle vittime particolarmente vulnerabili.

Come si procede?

Acquisita la notizia di reato, la polizia giudiziaria, senza ritardo, riferisce al pubblico ministero, per iscritto, gli elementi essenziali del fatto e gli altri elementi sino ad allora raccolti, indicando le fonti di prova e le attività compiute, delle quali trasmette la relativa documentazione.

Comunica, inoltre, quando è possibile, le generalità, il domicilio e quanto altro valga alla identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti.

Qualora siano stati compiuti atti per i quali è prevista l’assistenza del difensore della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, la comunicazione della notizia di reato è trasmessa al più tardi entro quarantotto ore dal compimento dell’atto, salve le disposizioni di legge che prevedono termini particolari.

Se si tratta di taluno dei delitti tipizzati e, in ogni caso, quando sussistono ragioni di urgenza, la comunicazione della notizia di reato è data immediatamente anche in forma orale.

Alla comunicazione orale deve seguire senza ritardo quella scritta con le indicazioni e la documentazione standardizzate

Con la comunicazione, la polizia giudiziaria indica il giorno e l’ora in cui ha acquisito la notizia .

Ebbene a Siracusa , il meccanismo ha funzionato benissimo grazie alla perfetta e tempestiva attività delle forze di polizia (nelle persone del vice questore Genevieve Di Natale e della Dott.ssa Giuseppina De Luca , Sostituto Commissario che hanno diretto e svolto le indagini) e della procura della repubblica .

Infatti a seguito di denuncia presentata, presso gli uffici la Questura di Siracusa alla nel maggio 2024 dalla sig.ra G.R. ,  difesa dall’avv. Luca Brandino, nei confronti del proprio datore di lavoro A.L.,  per violenza sessuale e atti persecutori, si è attivata immediatamente la procedura con le forme già descritte e la celere risposta delle istituzioni coinvolte (Questura di Siracusa, Procura della Repubblica, GIP) che ha portato all‘incidente probatorio già a luglio 2024 e all’inizio del dibattimento presso il Tribunale Collegiale di Siracusa il 2 ottobre 2024.

E il processo? Dopo una serie di udienze serrate, nel corso del quale sono stati sentiti tutti i testimoni dell’accusa e della difesa dell’imputato,  si è concluso  il 21 maggio 2025, con la condanna in primo grado dell’imputato A.L. per tutti i reati ascritti a 5 anni di reclusione  con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e applicazione dell’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno e sospensione dall’esercizio di una professione o di un’arte; l’imputato A.L. è stato, altresì, condannato al risarcimento dei danni subiti dalla persona offesa G.R. da liquidarsi in separato giudizio civile e liquidazione di una provvisionale di € 5.000,00

Pur con la considerazione che si tratta solo di una sentenza di primo grado soggetta a legittimo gravame nel rispetto delle nostre garanzie costituzionali, è possibile affermare che questo sia stato un caso giudiziario gestito a regola d’arte , nel rispetto delle regole del codice rosso  e del fattore tempo  che, spesso, purtroppo può essere causa di fallimento di tutta la procedura

Allora, un plauso a tutti gli attori coinvolti, all’avvocato , alla Questura di Siracusa, alla Procura della Repubblica di Siracusa, al GIP di Siracusa e al Tribunale di Siracusa per avere, ciascuno con le proprie competenze, assicurato la piena operatività della procedura preferenziale con l’auspicio che ciò possa servire da incoraggiamento a tutte le vittime dei reati per la quale è applicabile e da esempio virtuoso da imitare per ogni altro ufficio in Italia nei quali, a volte, si arriva tardi.

By Carola Parano

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